Avv. Francesca De Carlo. La Suprema Corte ha affermato che l'espianto di ovociti dall'utero di una donna, realizzato da personale medico, contro la sua volontà, configura il delitto di rapina, in quanto gli ovociti devono considerarsi "cose mobili" allorquando vengono distaccati dal corpo umano. Solo da quel momento sono pienamente detenuti dalla donna, attesa la possibilità della stessa sia di utilizzarli che di donarli a coppie con problemi di sterilità, sicché gli stessi sono passibili ...
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